In questo mese non possiamo trascurare il Natale e non si può ignorare la tradizione.
Le letture saranno perciò indirizzate a riscoprire i simboli del Natale, lo spirito che dovrebbe essere in noi in questi giorni e il modo con cui l’hanno visto e lo raccontano due grandi autori: Charles Dickens e John Grisham, uno classico e uno moderno e dall’approccio più leggero.
Un canto di Natale, A Christmas Carol, di Charles Dickens, è una storia che tutti conosciamo, l’abbiamo vista al cinema interpretata da attori e anche da personaggi dei fumetti: indimenticabile Zio Paperone nei panni di uno Scrooge molto veritiero – chi meglio del papero più ricco del mondo, e anche più avaro, poteva impersonare la grettezza di questo personaggio? – e dall’anima solitaria.
La solitudine non è, però, l’unica compagna di Scrooge: durante la notte avrà la compagnia di tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro) e riceverà la visita, con ammonizione, del defunto socio e amico Jacob Marley. Queste visite lo porteranno a un cambiamento che lo renderà più umano e anche più sereno. Una favola per tutti, ma non un testo scialbo, d’altronde parliamo di Dickens, che può spingere a riflessioni che, durante queste "giornate di festa" non dobbiamo dimenticare.
Molto diversa sarà la lettura di Fuga dal Natale. Grisham ci appare in veste insolita: da narratore esperto di studi legali e intrighi, diventa un ironico affabulatore che ci saprà divertire.
La famiglia Krank, una coppia di mezza età abituata a vivere secondo convenzioni e abitudini inglobate nella comunità, decide – complice una missione umanitaria della figlia in Perù – di "saltare il Natale". L’anno prima, i coniugi Krank, hanno speso più di seimila dollari tra addobbi, regali e pranzi per amici e parenti. "Perché non investire la stessa somma per una vacanza ai Caraibi e allontanarsi da folli festeggiamenti?" chiede Luther alla moglie Nora. Lei all’inizio è perplessa poi si lascia convincere. Riusciranno a partire lasciando tutti stupefatti e anche irritati da questo cambio di programma? Si può davvero scappare dal Natale? Leggete e rilassatevi.
L’ultimo libro che consiglio è un tomo di 880 pagine: solo durante le feste, con qualche ora in più da dedicare ai libri, potete pensare di affrontarne la lettura. Il romanzo è Underworld di Don DeLillo e ne rimarrete affascinati. La storia si svolge nell’arco di cinquanta anni e coinvolge tanti personaggi, alcuni anche reali, e tutti i grossi eventi americani; una vera storia di epica contemporanea. Una palla da baseball che viaggia negli anni e che passa di mano in mano, fa da trait d’union lungo tutto il romanzo. E se è vero che ci sono alcune pagine che io taglierei, ce ne sono altre che rimarranno scolpite nella memoria. Una lettura che non dimenticherete.
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